17 December 2005

Semplicemente ricchi e poveri

L'Unioncamere ha divulgato i dati relativi alla qualità della vita nelle principali città d'Italia.
Risultato?
Crotone ultima, come al solito, come nel 1995.
E se ne va un altro anno con l'amarezza delle disuguaglianze nazionali.
Così dopo l'ennesimo servizio sul cenone di Natale o sulla corsa ai regali, quasi che la gente nel periodo natalizio dovesse recuperare il "digiuno" di un anno intero, appaiono le classifiche dei ricchi e dei poveri. Dopo aver visto l'abbondanza, il ricco pregusta l'acquisto, il povero si consola almeno con la risonanza del suo stato.
A Crotone i politici locali, in barba alle classifiche, se la prenderanno con la cattiva annata, ma nel frattempo continueranno a sistemare parenti ed amici. In effetti, deve pur venire da qualche parte quel benessere di pellicce e automobili di grossa cilindrata, che pullula nella città dei "poveri".
I poveri ci sono veramente. Ma quelli autentici non si vedono. Si vergognano di chiedere un tozzo di pane, anche se non mangiano da una vita. La falsa miseria, invece, si espone, si ostenta per chiedere l'elemosina alla nazione.
E poi c'è chi porta il panettone in tavola grazie al lavoro nero.
Sarà sottopagato, non gli verranno riconosciute le ferie, sarà l'antitesi delle lotte sindacali. Ma almeno potrà regalare qualche giocattolo ai suoi bambini.
Questa breve descrizione del Natale crotonese non intende essere la tradizionale favoletta sotto le feste per commuovere e sensibilizzare i "cuori".
E' solo l'interpretazione di uno sterile dato. Le disuguaglianze esistono anche nelle uguaglianze.
I luoghi comuni sono più diffusi della realtà, ma la realtà va al di là di ogni immaginazione.
Insomma, i miei giri di parole vanno presi per quello che sono: espressioni di risentimento di una persona che ragiona con la mente e con il cuore.
Quando l'informazione coinvolge il nostro vissuto esistenziale diventa fastidiosa e insopportabile.
Certo, la fabbrica delle notizie non si può smontare o negare.
Basta che non sia semplicemente la consueta classifica di fine anno con la sua banale verità: da una parte ci sono i ricchi e dall'altra i poveri.


No comments: